La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 8527 del 14 aprile 2011, ha chiarito che in caso di assegnazione a nuove mansioni del dipendente, qualora lo stesso non venga opportunamente formato, avrà diritto anche ad un risarcimento a titolo di danno morale.
Nello specifico la Suprema Corte ha sottolineato che la richiesta di risarcimento da parte del dipendente trova il suo fondamento nel fatto che il datore di lavoro, nell’assegnare il lavoratore a mansioni particolari senza idonea formazione, ha procurato una lesione della dignità di tale soggetto. In aggiunta viene sottolineata la circostanza in base alla quale deve essere considerata incolpevole l’imperizia del lavoratore, poiché nello specifico non era mai stato destinato all’utilizzo del pc.