In data 7 marzo, a Roma, è stata raggiunta l’intesa tra le Organizzazioni sindacali del settore e l’Ania che rinnova il contratto nazionale di categoria.
L’accordo pone la parola fine ad una lunga ed estenuante trattativa di un contratto ormai scaduto da oltre due anni, contrassegnato da forti contrapposizioni delle Parti, culminate in molteplici e diversificate forme di mobilitazione della categoria.
Il contesto socio economico in cui si è sviluppata la trattativa non è assolutamente stato favorevole, in quanto il progressivo deterioramento della situazione economica internazionale ha influito sulle posizioni dell’Ania che, sin dall’inizio, sono state contrassegnate dalla forte volontà di peggiorare tutta una serie di istituti contrattuali importanti, quali le norme che regolano le ristrutturazioni, la malattia, le attività cui si applica il contratto nazionale (area contrattuale), l’orario di lavoro ed in particolare la copertura del venerdì pomeriggio, la fungibilità e la flessibilità dei call center ed altri istituti minori.
E’ stato necessaria una lunga opera di destrutturazione delle richieste datoriali da parte delle Organizzazioni sindacali di settore che ha richiesto un grosso impegno, reso possibile grazie al contributo dei lavoratori e dei quadri sindacali.
La conclusione raggiunta consente di mantenere inalterato il contratto nazionale in tutte le sue parti, aumentando le voci economiche di una percentuale complessiva del 6,57% (a montante) così articolata:
- dal 1/1/2011 2,50%
- dal 1/1/2012 2,50%
- dal 1/1/2013 1,13%
- dal 1/7/2013 0,30%
A copertura del periodo 2007 – 2010 verrà erogata una “una tantum” media de contribuita (4° livello 7^ classe) di € 650.
Gli arretrati per l’anno 2011 sono pari a € 700 medi (4° livello 7^ classe) e sono soggetti a tutta una serie di voci contributive.
Di seguito vengono allegate le tabelle retributive. Rispetto alle problematiche sollevate dall’Ania riguardanti le cosiddette flessibilità che nel presente contratto non trovano risposta, è stato convenuto di istituire una commissione che approfondirà le reciproche esigenze in un’ottica di ricerca di soluzioni condivise.
Si è altresì convenuto di istituire un’altra commissione che elabori una proposta per rendere pienamente applicabile l’allegato 17 del CCNL, riguardante le liquidazioni coatte amministrative, oggi bloccato sia per quanto riguarda il fondo ed anche per la percentuale delle assunzioni, causa l’interpretazione dell’Ania della norma in vigore non condivisa e contrastata dalle Organizzazioni sindacali di categoria. Il lavoro di questa commissione dovrà, necessariamente, tener conto di quanto il Governo deciderà rispetto al riordino degli ammortizzatori sociali e dovrà individuare soluzioni per i dipendenti delle LCA attuali e future.
Il contratto nazionale scadrà il 30/6/2013.
Il sostegno forte e convinto dei lavoratori del settore ha consentito questo importante risultato.
Roma, 7 marzo 2012
Le Segreterie Nazionali
FIBA/CISL – FISAC/CGIL – F.N.A. – SNFIA – UILCA
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