Con riferimento a segnalazioni relative al non corretto operato di alcune Strutture in tema di rilascio di Durc, l’Inail ribadisce la necessità che le stesse invitino le aziende a regolarizzare eventuali inadempienze
Come noto, la regolarità contributiva è attestata dagli Istituti previdenziali qualora ricorrano:
– la correntezza degli adempimenti mensili o, comunque, periodici;
– la corrispondenza tra versamenti effettuati e versamenti accertati dagli Istituti previdenziali come dovuti;
– l’inesistenza di inadempienze in atto.
Altresì, la regolarità sussiste in caso di richiesta di rateizzazione per la quale l’Istituto competente abbia espresso parere favorevole, sospensioni dei pagamenti a seguito di disposizioni legislative, istanza di compensazione per la quale sia stato documentato il credito.
Nei confronti della Cassa edile, invece, si ha riguardo a:
– versamento dei contributi e degli accantonamenti dovuti, compresi quelli relativi all’ultimo mese per il quale è scaduto l’obbligo di versamento all’atto della richiesta di certificazione;
– dichiarazione nella denuncia alla Cassa Edile, per ciascun operaio, di un numero di ore lavorate e non lavorate non inferiore a quello contrattuale, specificando le causali di assenza;
– richiesta di rateizzazione per la quale la Cassa competente abbia espresso parere favorevole.
In mancanza dei suddetti requisiti, tuttavia, gli Istituti previdenziali e le Casse Edili, prima dell’emissione del DURC o dell’annullamento del documento già rilasciato, assegnano all’interessato un periodo non superiore a 15 giorni per regolarizzare la propria posizione. L’invito alla regolarizzazione è, dunque, un atto dovuto per la correttezza del procedimento amministrativo e la successiva legittimità del certificato emesso, tranne l’ipotesi rappresentata dal DURC richiesto dalla stazione appaltante o dall’amministrazione procedente per verifica dell’autodichiarazione prodotta dall’impresa, nel qual caso la regolarità deve sussistere alla data della dichiarazione sostitutiva stessa e quindi non ammette regolarizzazione.