ROMA – È stata raggiunta il 17 aprile 2015, presso la sede di Confprofessioni romana, l’ipotesi di accordo per il rinnovo triennale del contratto degli studi professionali, con decorrenza 1°aprile 2015 che riguarda circa un milione e mezzo tra lavoratori subordinati, praticanti e professionisti di studio. Tra le figure professionali coinvolte, oltre ai dipendenti degli studi notarili e di avvocati, anche dipendenti degli studi dentistici, ingegneri, architetti, e in prospettiva verrà definita la classificazione delle professioni non ordinistiche. Confprofessioni e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno infatti siglato l’intesa che prevede un aumento salariale per il prossimo triennio di 85 euro a regime per il terzo livello. «Per la prima volta il contratto degli studi allarga le sue tutele di welfare ai professionisti e collaboratori di studio» ha affermato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, a margine dell’incontro con i sindacati. «Alla luce delle difficoltà che attraversano i professionisti e in particolare i giovani abbiamo inteso agire perseguendo una logica di inclusività universale. Anche i professionisti potranno così beneficiare delle garanzie di assistenza integrativa messe a disposizione dagli strumenti della bilateralità». Importanti gli elementi normativi introdotti nell’intesa di accordo. Si va dal riordino, semplificazione e snellimento del testo contrattuale alla rivisitazione della maturazione dei permessi nei confronti dei neoassunti, secondo una gradualità in relazione all’anzianità di servizio. È poi prevista l’introduzione di un contratto ad hoc per il reimpiego dei disoccupati di lunga durata e degli over 50, secondo una gradualità retributiva. Quanto alla parte economica, le controparti hanno stabilito si assegnare gli incrementi retributivi in cinque tranche, senza corresponsione di una tantum, che verranno erogate dalla stipula del contratto triennale fino alla scadenza del 31 marzo 2018. L’intesa raggiunta oggi con i sindacati verrà sottoposta all’approvazione del Consiglio generale di Confprofessioni nelle prossime settimane.
Fonte: Confprofessioni