Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha pubblicato il decreto di recepimento dell’Accordo sancito dalla conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni, per la definizione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze acquisite in apprendistato, così come prevede l’articolo 6 del decreto legislativo n. 167/2011.
Il decreto è composto da un solo articolo dove si stabilisce che
Con il presente decreto è recepito l’Accordo sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 19 aprile 2012 (Repertorio atti n. 96), per la definizione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze comunque acquisite in apprendistato a norma dell’articolo 6 del decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167
Ricordiamo che il decreto recepisce l’articolo 6, comma 4, del Testo Unico sull’Apprendistato dove si impone la certificazione delle competenze acquisite attraverso il repertorio delle professioni di cui al comma 3 del decreto e registrate sul libretto formativo del cittadino sulla base del repertorio delle professioni di cui al comma 3 e nel rispetto delle intese raggiunte tra Governo, Regioni e parti sociali nell’accordo del 17 febbraio 2010.
Al comma 3 si stabiliscono le differenti armonizzazioni viste le differenti qualifiche professionali in gioco acquisite secondo le diverse tipologie di apprendistato e consente una correlazione tra standard formativi e standard professionali.
Per questa ragione è stato istituito, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il repertorio delle professioni predisposto sulla base dei sistemi di classificazione del personale previsti nei contratti collettivi di lavoro e in coerenza con quanto previsto nelle premesse dalla intesa tra Governo, Regioni e parti sociali del 17 febbraio 2010.
Per meglio rispondere a questa esigenza è in vigore un apposito organismo tecnico di cui fanno parte il Ministero dell’istruzione, della università e della ricerca, le associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i rappresentanti della Conferenza Stato-regioni.