Il bonus IRPEF scatta anche per i lavoratori che percepiscono somme indirizzate a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione. Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate che, con la circolare n. 9/E/2014, risponde ai dubbi su beneficiari, calcoli e modalità di erogazione.

Tra le ulteriori indicazioni contenute nel documento di prassi, l’Agenzia precisa che non concorrono al superamento del limite di 26.000 euro le somme percepite a titolo di incremento della produttività che godono di una imposta sostitutiva del 10%; le stesse somme, a esclusivo vantaggio del lavoratore, vengono conteggiate per calcolare l’imposta lorda da confrontare con le detrazioni da lavoro dipendente.
Inoltre, chiarisce ancora la circolare n. 9/E/2014, il recupero mediante compensazione in F24 del credito erogato al lavoratore non è soggetto al limite annuale di 700.000 euro previsto dall’art. 34, legge n. 388/2000.

Mobilità, CIG e indennità di disoccupazione

Il credito Irpef previsto per l’anno in corso dal D.L. n. 66/2014 – a favore dei titolari di reddito di lavoro dipendente (e alcuni redditi assimilati) – scatta anche per i lavoratori che percepiscono la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità e di disoccupazione.
Il diritto al bonus è da considerarsi “automatico”: le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli sostituiti.
L’entità del credito va calcolata in riferimento alle erogazioni effettuate nel 2014, tenendo anche conto dei giorni che danno diritto alle indennità. All’ente erogatore, in qualità di sostituto d’imposta, spetta il compito di determinare in via automatica la spettanza del credito e il relativo importo sulla scorta dei dati in suo possesso.

Redditi da produttività

I redditi soggetti all’imposta sostitutiva per l’incremento di produttività non rientrano nel calcolo della soglia di reddito di 26.000 euro, che fa perdere il diritto al bonus IRPEF. Nel 2014 la retribuzione di produttività individuale che può beneficiare di questa agevolazione fiscale non può essere complessivamente superiore a 3.000 euro lordi e questa cifra non contribuisce al raggiungimento della soglia di 26.000 euro di reddito complessivo.
Il reddito di lavoro dipendente assoggettato a imposta sostitutiva – precisa ancora il documento di prassi – deve comunque essere sommato ai redditi tassati in via ordinaria per la verifica della “capienza” dell’imposta lorda, calcolata sui redditi da lavoro rispetto alle detrazioni da lavoro spettanti.

Lavoratori deceduti

Il bonus IRPEF spetta anche ai lavoratori deceduti in relazione al loro periodo di lavoro nel 2014 e sarà calcolato nella dichiarazione dei redditi del lavoratore deceduto presentata da uno degli eredi, secondo modalità che saranno specificate nel relativo modello.

Redditi da cedolare secca

Al fine di verificare il limite di 26.000 euro, oltre il quale il lavoratore non ha diritto al bonus, si deve tenere conto anche dei redditi provenienti dall’affitto di immobili assoggettati a cedolare secca.

Calcolo del credito

Nella circolare n. 9/E/2014, l’Agenzia delle Entrate fornisce indicazioni anche per il calcolo del credito.
Una volta calcolato il credito, la successiva ripartizione potrà avvenire tenendo conto del numero di giorni lavorati in ciascun periodo di paga.
È comunque possibile utilizzare anche altri criteri, purché oggettivi e costanti, ferma restando la ripartizione dell’intero importo del credito spettante tra le retribuzioni dell’anno 2014.
Ad esempio
Per i rapporti di lavoro che si protraggono per l’intero anno 2014, l’importo del credito di 640 euro su base annua potrà essere erogato per un importo pari a 80 euro al mese per ciascuno degli 8 mesi che vanno da maggio a dicembre 2014.
Nel caso di contribuenti che hanno lavorato solo una parte dell’anno, inoltre, il sostituto d’imposta deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo.
Ad esempio
Un lavoratore il cui reddito complessivo è di 22.000 euro e che ha svolto 120 giorni di lavoro nel 2014 avrà diritto a un credito pari a 210,41 euro (640/365 x 120).
Individuato l’importo complessivo del credito spettante, dovrà poi porsi attenzione nella ripartizione del bonus nelle varie buste paga da maggio in poi: l’importo da erogare nel mese andrà parametrato in base ai giorni di cui è composto il singolo mese di retribuzione.
Fonte: ipsoa.it