Raggiunta, il 17/4/2015, tra Confprofessioni e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, l’ipotesi di accordo per il rinnovo triennale del contratto degli studi professionali, che riguarda circa un milione e mezzo tra lavoratori subordinati, praticanti e professionisti di studio.
L’intesa verrà sottoposta all’approvazione del Consiglio generale di Confprofessioni nelle prossime settimane.
Queste le tabelle retributive:
Livelli | Aumento all’1/4/2015 | Aumento all’1/1/2016 | Aumento all’1/9/2016 | Aumento all’1/3/2017 | Aumento all’1/9/2017 | Totale aumenti |
---|---|---|---|---|---|---|
Q | 21,17 | 21,17 | 21,17 | 28,23 | 28,23 | 119,98 |
1 | 18,74 | 18,74 | 18,74 | 24,98 | 24,98 | 106,17 |
2 | 16,32 | 16,32 | 16,32 | 21,76 | 21,76 | 92,48 |
3S | 15,14 | 15,14 | 15,14 | 20,18 | 20,18 | 85,78 |
3 | 15,00 | 15,00 | 15,00 | 20,00 | 20,00 | 85,00 |
4S | 14,55 | 14,55 | 14,55 | 19,39 | 19,39 | 82,43 |
4 | 14,02 | 14,02 | 14,02 | 18,70 | 18,70 | 79,47 |
5 | 13,05 | 13,05 | 13,05 | 17,40 | 17,40 | 73,96 |
Minimi Tabellari:
Livelli | Minimo all’1/4/2015 | Minimo all’1/1/2016 | Minimo all’1/9/2016 | Minimo all’1/3/2017 | Minimo all’1/9/2017 |
---|---|---|---|---|---|
Q | 2.034,50 | 2.055,68 | 2.076,85 | 2.105,08 | 2.133,31 |
1 | 1.800,41 | 1.819,14 | 1.837,88 | 1.862,86 | 1.887,84 |
2 | 1.568,21 | 1.584,53 | 1.600,85 | 1.622,61 | 1.644,37 |
3S | 1.454,59 | 1.469,73 | 1.484,86 | 1.505,05 | 1.525,23 |
3 | 1.441,37 | 1.456,37 | 1.471,37 | 1.491,37 | 1.511,37 |
4S | 1.397,74 | 1.412,28 | 1.426,83 | 1.446,22 | 1.465,62 |
4 | 1.347,66 | 1.361,69 | 1.375,71 | 1.394,41 | 1.413,11 |
5 | 1.254,21 | 1.267,26 | 1.280,32 | 1.297,72 | 1.315,12 |
L’elemento nazionale di allineamento contrattuale derivante dalla differenza della paga base conglobata stabilita nei precedente CCNL sottoscritti da Confedertecnica e Consilp-Confprofessioni-CIPA rimane il medesimo e pari a euro 42,35 per il I livello, euro 102,53 per il II livello, euro 110,40 per il IIIS livello
Welfare e flessibilità
Viene prevista l’estensione del welfare anche ai professionisti e ai collaboratori degli studi (mentre finora ha riguardato solo i dipendenti) a fronte di un aumento di tre euro del contributo alla bilateralità.
Inoltre, l’accordo regolamenta e rende fruibile il telelavoro, nonché il congedo parentale a ore, rispondendo all’esigenza di un comparto in cui l’occupazione femminile è nettamente prevalente.
Ulteriori interventi in termini di flessibilità potranno essere introdotti con la contrattazione di secondo livello per quanto riguarda orario, modalità e organizzazione dell’attività.
Cadiprof ed Ebipro
Il contributo complessivo agli enti bilaterali (Cadiprof ed Ebipro) è elevato da € 19,00 ad € 22,00 per 12 mensilità, di cui sempre € 2,00 a carico del lavoratore, suddiviso:
– € 15,00, a Cadiprof;
– € 7,00 (€ 5,00 a carico dello studio ed € 2,00 a carico lavoratore), a Ebipro.
Del contributo dovuto ad Ebipro, € 4,00 sono destinati alle finalità dell’Ente ed € 3,00 sono destinati a finanziare l’assistenza integrativa per i liberi professionisti, per la quale viene costituita presso l’Ente una gestione autonoma. .
L’E.d.r. sostitutivo della suddetta contribuzione da corrispondere al lavoratore, viene elevato ad€ 32, per 14 mensilità.
Per i lavoratori a tempo parziale la contribuzione è comunque dovuta in misura intera. Le stesse condizioni si applicano anche ai collaboratori coordinati e continuativi.
Permessi
Viene rivisitata la disciplina della maturazione dei permessi nei confronti dei neoassunti, secondo una gradualità in relazione all’anzianità di servizio.
Contratto di reimpiego
Per favorire l’impiego di determinate categorie di lavoratori, viene prevista l’introduzione di un contratto ad hoc per chi ha più di cinquant’anni e i disoccupati da almeno dodici mesi, secondo una gradualità retributiva tramite la possibilità di sottoinquadramento, a fronte però di un’assunzione a tempo indeterminato.
Apprendistato Professionalizzante
Viene fissata la percentuale di conferma per gli apprendisti, che dovrà essere pari almeno al 20% per le strutture fino a 50 dipendenti e del 50% per quelle più grandi.
Stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato
È stato anche determinato, per la prima volta nel settore, il rapporto tra numero di lavoratori a tempo indeterminato e determinato. Questi ultimi potranno contare su un diritto di precedenza a fronte di assunzioni stabili.
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