Il 5 dicembre 2013 è stata sottoscritta tra Sistema Moda Italia – Federazione Tessile e Moda e le organizzazioni sindacali di categoria Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL del settore tessile moda, che interessa circa 500.000 addetti e che è tra i più importanti contratti dell’industria manifatturiera italiana. Nella stessa data, l’ipotesi di accordo è stata sottoscritta anche dall’Ugl Tessili.
Parte economica
L’aumento convenuto è di Euro 118 lordi per 36 mesi, al nuovo parametro medio di riferimento indicato al 4° livello, con una somma a titolo di una tantum di Euro 250 lordi da erogarsi in due tranches di pari importo rispettivamente con la retribuzione del mese di febbraio e giugno 2014.
La prima tranche di aumento è pari a Euro 26 con decorrenza da gennaio 2014 mentre le successive saranno di 26 Euro dal novembre 2014, di 46 Euro dal settembre 2015 e di 20 Euro da marzo 2016.
Unitamente agli incrementi retributivi dell’ERN, le Parti hanno individuato un ulteriore importo, pari 560 Euro lordi, da destinarsi alla produttività nell’ambito della contrattazione aziendale negli anni 2014 e 2015. Di particolare interesse la definizione di una procedura semplificata per agevolar e il ricorso alla contrattazione aziendale a favore di quelle imprese che non hanno RSU al loro interno.
Parte normativa
Per la parte normativa, su richiesta della delegazione imprenditoriale, si è intervenuti su alcuni istituti contrattuali al fine di migliorare la competitività delle imprese, in modo da permettere loro di rispondere più facilmente alle esigenze dettate dal mercato.
Sul mercato del lavoro, con particolare riferimento al nuovo apprendistato e alla disciplina dei contratti a termine, sono state sfruttate a pieno tutte le opportunità che la legge consente alla contrattazione collettiva per adeguare la normativa alle specifiche esigenze del settore tessile moda.
Con riferimento all’istituto della flessibilità, si è provveduto a chiarire il dettato contrattuale in modo da rimuovere alcuni dubbi interpretativi che in passato hanno ostacolato l’operatività dell’istituto. E’ stato altresì confermato e reso strutturale il protocollo sulla flessibilità introdotto nel precedente rinnovo contrattuale.
E’ stato convenuto di prevedere all’interno del CCNL un protocollo con norme contrattuali specifiche applicabili ai lavoratori occupati nei negozi e negli spacci aziendali che costituiscono la filiera distributiva delle aziende del tessile moda, individuando inquadramento e orario di lavoro.
Innovativa la previsione di uno schema di orario multi periodale che consente alle aziende di cogliere le opportunità di mercato.
Un particolare riguardo è stato riservato, nel campo del welfare, alla previdenza complementare stimolando l’adesione dei lavoratori al Fondo di settore Previmoda.
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