I familiari coadiutori del farmacista, non iscritti all’albo professionale, che collaborano con carattere di abitualità e prevalenza nell’impresa familiare e che operano nelle farmacie dove si vendono anche prodotti non medicinali, devono versare i contributi alla Gestione degli esercenti attività commerciali. In relazione al contenzioso originato dalla posizione assunta dall’Istituto, poi confermata dall’orientamento giurisprudenziale di merito, con il messaggio n. 3605 dell’11 febbraio 2011 vengono fornite indicazioni agli uffici affinché sul territorio nazionale vengano adottati comportamenti uniformi alla linea interpretativa ribadita nella circolare 70/2004.