Il nuovo scenario politico e normativo esalta il ruolo delle politiche attive per il lavoro, collocandole in una posizione di centralità nell’ambito delle strategie occupazionali. Si tratta di un’inversione di tendenza rispetto alla politica assistenzialista degli ammortizzatori sociali, a cui abbiamo assistito nell’ultimo decennio, che oggi, invece, vengono vincolati ad una condizionalità rispetto ad un percorso attivo di ricerca di un nuovo impiego. L’attenzione è rivolta ai disoccupati ed ai soggetti fruitori di misure di sostegno al reddito che vengono presi in carica dai servizi accreditati, profilati ed accompagnati in un percorso finalizzato alla ricerca di occupazione che passa anche attraverso azioni di orientamento formazione, riqualificazione e ricollocazione.
Per capire come si evolverà lo scenario, la Fondazione Studi ha analizzato, nella circolare n.22/2015, l’impianto normativo della Legge D.Lgs. n.150/2015 attuativa del Jobs Act. Il complesso normativo entrerà in vigore a 2016 inoltrato, stante la serie di provvedimenti delegati all’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro che non sarà istituita prima del 1.1.2016. – Leggi la circolare n.22/2015 della Fondazione Studi
Fonte: www.consulentidellavoro.it
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