L’impianto sanzionatorio del D. Lgs. 81/2008 si arricchisce di nuove previsioni con il decreto n.151/2015, riguardante le semplificazioni di lavoro. Per quanto riguarda gli adempimenti del datore di lavoro in materia di infortuni e malattie professionali, il Legislatore individua una serie di disposizioni, che se violate, determinano il raddoppio dell’importo della sanzione, qualora la violazione si riferisca a più di cinque lavoratori, o una triplicazione dell’importo stesso, qualora la violazione si riferisca a più di dieci lavoratori.
In particolare le nuove regole si applicano in caso di: mancato invio dei lavoratori alla visita medica periodica e mancata richiesta al medico competente dell’osservanza degli obblighi previsti a suo carico (prevista ammenda da 2.000 a 4.000 euro); mancata o inadeguata formazione del lavoratore in materia di salute e sicurezza (sanzione prevista: arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro); mancata o inadeguata formazione dei dirigenti e dei preposti in materia di salute e sicurezza sul lavoro (sanzione prevista: arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro); mancata o inadeguata formazione dei lavoratori incaricati dell’attività di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e di gestione dell’emergenza (sanzione prevista: arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro); mancata od insufficiente formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (sanzione prevista: arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.200 a 5.200 euro).
Nella circolare n.19/2015 della Fondazione Studi l’analisi del nuovo regime sanzionatorio e degli altri interventi in materia di semplificazione.