In ufficio con orario part-time dopo la maternità e telelavoro. Firma anche la Cgil
L’accordo raggiunto tra Governo e parti sociali il 7 marzo 2011 stabilisce le linee guida per la conciliazione dei tempi aziendali con le esigenze familiari. Questa volta alla sottoscrizione non ha voluto mancare nessuno, Cgil compresa.
Tra le novità della pre-intesa sul documento messo a punto dal Ministro del Lavoro assumono particolare rilievo: la flessibilità nell’orario di entrata e di uscita dal lavoro per il padre e la madre lavoratori nei primi tre anni di vita del bambino; la possibilità di ricorrere alla banca delle ore e la previsione di misure per favorire l’inserimento dei figli nelle scuole per l’infanzia e nel primo anno di scuola primaria; la possibilità per la madre di mantenere le medesime mansioni che svolgeva prima della gravidanza; l’organizzazione di corsi di formazione mirati durante i congedi per maternità e paternità; la temporanea trasformazione del contratto a tempo pieno in un contratto part time durante i primi tre anni del bambino, nonché in caso di genitore o di altri familiari entro il secondo grado che necessitano di cure; il telelavoro o il conteggio a ore dei giorni di permesso o di congedo per assistere il coniuge o il parente entro il secondo grado gravemente infermi.
Fonte: Seac-Info