Dopo sette anni è arrivato il momento di semplificare un adempimento ormai superato come quello della registrazione degli infortuni”. A dichiararlo è la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, intervenuta questa mattina al tavolo di confronto con i rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, presso la sede di via Veneto, per suggerire alcune proposte di semplificazione in materia di lavoro elaborate dalla Categoria. Il Ministero sta, infatti, provvedendo in questi giorni alla stesura del testo del decreto legislativo in materia di “semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro, nonché in materia di igiene e sicurezza”. Per questo, la delegazione del CNO, guidata dalla Presidente Calderone, ha voluto richiamare l’attenzione su alcuni interventi di semplificazione mirati, riguardanti in particolare le denunce di lavoro, le autorizzazioni per il trasferimento del lavoratore all’estero e il sistema di calcolo degli assegni familiari.

marina-calderoneE’ grande, ad esempio, il disagio provocato a professionisti e cittadini dal libro infortuni, a causa della diversa legislazione regionale in materia. Questa disciplina nasce col provvedimento del 1955 che prevedeva la vidimazione del libro da parte dell’Asl. Il nuovo testo unico per la sicurezza lavoro del 2008 ha, poi, abrogato formalmente queste disposizioni visto che i datori di lavoro già trasmettono telematicamente le denunce infortuni. Tuttavia, il Ministero del Lavoro e l’Inail hanno precisato che fino all’istituzione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp) nulla è mutato in merito agli obblighi di annotazione nell’apposito registro. Da qui la proposta di semplificare un provvedimento così obsoleto. Sul calcolo degli assegni familiari, invece, i Consulenti del Lavoro hanno proposto che sia direttamente l’Inps a determinare la misura della prestazione che il datore di lavoro deve riconoscere al lavoratore, attraverso il meccanismo telematico di cui l’Istituto è già dotato, evitando all’azienda di fare istanza ogni anno su presupposti già noti all’Inps. In merito, invece, al fenomeno di delocalizzazione all’estero delle imprese, la Presidente Calderone ha sottolineato come oggi la normativa di riferimento preveda ancora prima dell’assunzione o del trasferimento del lavoratore oltre confine, il nulla osta dagli organi competenti del collocamento, che al contrario può essere evitato: “Si tratta di adempimenti in larga parte semplificabili”, ha commentato la Presidente Calderone. “L’accertamento delle condizioni per trasferire personale all’estero – ha continuato – possono, essere oggetto di una norma che trasferisce in capo all’azienda le responsabilità”.

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Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro